VIAGGIO NELL’INFERNO DANTESCO
DOCENTE DI LINGUAGGI VISIVI E STORIA DELL’ARTE
Maria Martano
classe 3A a.s. 2007/08
Liceo Pedagogico ”P. Siciliani”, Lecce
IL PROGETTO si e' prefisso di illustrare i canti della Divina Commedia, dell’Inferno. “OPERATORI”, gli allievi di una classe terza del liceo pedagogico: si è sperimentata l’illustrazione di tutti e 34 i canti dell’Inferno, con il fine di raccontare un percorso letterario e grafico insieme.
L’insegnante di lettere del corso, prof.
Rita Cantarini , oltre che per il lavoro specifico della disciplina, ha collaborato nella individuazione di “punti” significativi dei vari canti, nella scelta delle terzine da riportare sotto i disegni.
ILLUSTRARE RIADATTANDO LO STEREOTIPO PER RICONQUISTARE LA LIBERTA' DEL DISEGNO INFANTILE ATTINGENDO DAI CARTOONS, DALLA FIABA E DAL FUMETTO
GLI STUDENTI hanno lavorato, oltre che sui singoli canti, anche su uno schema strutturato di tutto l’inferno dantesco, utile a non perdere il filo e a non smarrirsi nei meandri della selva oscura.
Uno degli allievi è stato scelto per guidare i compagni, controllare che tutti i canti fossero rappresentati e, contemporaneamente, per illustrare, a fumetti, quelli meno rappresentativi. Il ragazzo, che si è sentito responsabile e “protagonista”, ha dimostrato una grande maturità e capacità di sintesi grafica interessante.
TUTTI GLI STUDENTI sono stati coinvolti a vario titolo: chi non disegnava scriveva i versi, tagliava i fogli, colorava uno sfondo, oppure aiutava una compagna a scegliere i colori giusti, o leggeva i chiarimenti a margine. spesso si sentivano “volare” nomi di personaggi e di luoghi, e richieste di opinione su come rappresentarli nel modo migliore.
I 34 DISEGNI sono stati fotografati e montati in una presentazione al computer, con il sottofondo della lectura dantis del 1° canto dell’inferno, di Roberto Benigni.
L’ESPERIENZA è stata delle più positive: ha sollecitato i ragazzi ad individuare e a scegliere, all’ interno dei versi e dei significati, le immagini più stimolanti e bizzarre.
I RISULTATI SI POSSONO COSÌ SINTETIZZARE:
migliore impegno nello studio, e nelle capacità di analisi- sintesi; migliore capacità di lavorare in gruppo; migliore motivazione- divertimento nei momenti operativi;
affinamento della competenza comunicativa e della capacità espressiva; potenziamento dell’autostima.
L’ORA DI DISEGNO E IL TESTO DELL’INFERNO TRA LE MANI:
La collega di lettere a sua volta racconta che, entrando in classe per l’ora di dante, sentiva ”parlare” con competenza (immagini alla mano!) anche i meno attenti e i poco motivati; sentiva declamare con piacere versi assegnati a memoria; sentiva fare domande ben costruite e concretamente problematizzate. Osservava come il Dante “lontano” per modo di sentire e per complessità di significati, il Dante talvolta astruso anche per difficoltà linguistiche, andava di mano in mano diventando “vicino” “concreto” “attuale”; diventava terreno di discussione attualizzata sotto la guida delle insegnanti, tra un “pubblico” di ragazzi entusiasti, sereni, attivi.